La calvizie femminile è un fenomeno che secondo recenti studi colpisce circa 4 milioni di donne nel nostro paese.
Il 30% delle donne italiane è affetto da problemi di calvizie a partire da un età media di 50 anni e gran parte a causa dell’alopecia androgenetica.
Come avevamo già parlato in alcuni precedenti articoli, nel caso della donna questo particolare fenomeno è più sentito.
La calvizie femminile infatti provoca spesso ripercussioni psicologiche drammatiche date dalla percezione di un danno notevole alla propria immagine.
Ma andiamo con ordine e proviamo a capire quali siano i sintomi, le caratteristiche e le cause della calvizie femminile.
Caratteristiche e sintomi
La caratteristica ereditaria è sicuramente un tratto distintivo dell’alopecia androgenetica, infatti è molto probabile soffrire del problema se in famiglia si sono manifestati già casi simili ( genitori, nonni o fratelli ).
L’alopecia androgenetica femminile si distingue da quella maschile per la comparsa dei sintomi più tardiva e per la diversa area colpita della testa.
Infatti nella calvizie femminile le aree coinvolte di solito sono il vertice e la zona frontale – temporale a differenza dell’uomo che è più colpito nella parte pronto – occipitale.
Un altra caratteristica distintiva è la maggiore gradualità, il diradamento infatti rispetto all’uomo, interessa più la zona del vertice conservando una parte frontale di capelli ma si denotano un gran numero di capelli miniaturizzati.
I sintomi si manifestano in età più avanzata ( tra i 30 e i 40 anni ), a differenza dell’uomo che è colpito in età giovanile.
Cause della calvizie femminile
Le cause della calvizie femminile sono riconducibili all’interazione degli ormoni androgeni con i bulbi piliferi.
Infatti la responsabilità del diradamento sta proprio in questo rapporto tra i due e non alla quantità di ormoni androgeni presenti.
Basti considerare che se si analizza l’intera totalità della popolazione maschile, i livelli di ormoni androgeni sono paritari sia per uomini calvi che per uomini con capelli.
Questo conferma che la responsabilità sta proprio nella sensibilità del bulbo pilifero all’azione degli ormoni androgeni.
Tuttavia, per donne affette da un eccesso di produzione di ormoni androgeni, si riscontra una maggiore sensibilità all’alopecia.
Nei casi di donne affette da acne, seborrea e ipertricosi si denotano maggiori probabilità di soffrire di forme più o meno gravi di alopecia, anche se non sono strettamente correlati.
Responsabili invece della attenuazione della calvizie femminile e della salute dei capelli sono gli ormoni estrogeni.
Durante la fase fertile si ha una maggiore produzione di ormoni estrogeni che influenzano positivamente la vitalità dei capelli, mantenendo un equilibrio costante tra androgeni ed estrogeni stessi.
Per questo motivo si parla di alopecia nella fase più adulta ( 30/40 anni ), in quanto i livelli di estrogeni calano per processo biologico naturale.
Difatti i casi maggiori di calvizie femminile si hanno dopo la menopausa, per cambiamenti ormonali dovuti al parto e per trattamenti estroprogestinici.
Queste sono alcune delle cause che provocano la calvizie femminile, ma l’elemento fondamentale rimane sempre la predisposizione genetica.
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