Alopecia Maschile
La prima cosa che occorre precisare riguardo all’alopecia maschile è il fatto che questa non è una malattia.
L’alopecia (dal greco alopex, volpe, animale che perde i peli a chiazze) consiste nella riduzione della fase di crescita dei capelli e il loro conseguente indebolimento.
Si tratta di una condizione maggiormente diffusa nella popolazione maschile.
Infatti, le percentuali di persone con alopecia si aggira tra il 30% e il 50% per le donne e l’80% per gli uomini.
Occorre specificare che l’alopecia maschile colpisce in maniere differente le aree del cuoio capelluto.
Infatti, nella condizione interessata, le zone sottoposte a diradamento sono: fronte, parte culminante della testa e tempie.
Diversamente da quanto potrebbe sembrare, l’alopecia maschile non consiste nella totale assenza di capelli sul cuoio capelluto.
Come vedremo tra poco, quella che viene comunemente definita calvizie è il risultato di un processo complesso.
Perché è più diffusa l’alopecia maschile?
Il fenomeno dell’alopecia può essere causato da fattori differenti da soggetto a soggetto.
Tuttavia, uno degli elementi che più condizionano il sopraggiungere dell’alopecia è il cattivo funzionamento di un enzima chiamato enzima 5α-reduttasi.
Nei soggetti affetti da alopecia tale enzima non riesce a sintetizzare il diidrotestosterone (DHT).
Quest’ultimo costituisce un derivato dell’ormone del testosterone, ed è presente in misura maggiore all’interno dei soggetti maschili.
Il diidrotestosterone creato al temine di questo processo “sbagliato” attacca il bulbo del capello, creando effetti dannosi.
Questo ormone maschile infatti, entrando in contatto con il capello lo rende più debole e sottile e fragile.
Il diidrotestosterone, l’ormone responsabile del processo di atrofizzazione del capello, è presente in maggiori quantità negli uomini
Ecco perché l’alopecia maschile risulta più diffusa di quella femminile.
Vari tipi e varie cause di alopecia
Quando parliamo di alopecia maschile, facciamo riferimento a un singolo tipo di alopecia.
A seconda delle zone del cuoio capelluto interessate e dal tipo di calvizie, è possibile distinguere tre principali tipi di alopecia:
1-alopecia maschile (o androgenetica)
2- alopecia areata
3-alopecia da trazione
L’alopecia areata si comporta in maniera diversa dall’alopecia maschile.
Essa infatti porta alla perdita di capelli in singole aree (spesso a forma di cerchio), e generalmente si verifica in età più avanzata.
Così come diversi possono essere i tipi di alopecia, allo stesso modo varie possono essere le cause.
L’alopecia maschile può sopraggiungere per:
1-predisposizione genetica
2-alimentazione
3-stress
4- eccesso di sebo (in questo caso prende il nome di alopecia seborroica)
Nel primo caso parliamo di una predisposizione naturale del soggetto alla produzione dell’enzima 5α-reduttasi.
Nel caso di alopecia alimentare un ruolo importante svolge la carenza di vitamine B all’interno della propria dieta.
L’alopecia da stress, come intuibile, costituisce un effetto psico-somatico di un prolungato periodo di tensione a cui il soggetto viene sottoposto.
Invece, l’alopecia seborroica è causata da un’eccessiva produzione di sebo da parte dal cuoio capelluto.
Protesi capillari uomo: un valido rimedio
Come abbiamo detto all’inizio, l’alopecia maschile non è una patologia.
Questo tuttavia non significa che essa possa avere condizioni negative sull’aspetto psicologico di chi ne è affetto.
Che sia un modo per eliminare il senso di disagio, o semplicemente desiderio di vedersi con un aspetto diverso, le protesi capillari costituiscono una valida soluzione.
Guardarsi allo specchio e piacersi non è un elemento da sottovalutare.
Da questo punto di vista, le protesi capillari possono fare la differenza nella vita di un uomo.